Zucchett (Equality Italia): “Ornaghi si pronunci sul caso di discriminazione alla Sapienza”


“Da un articolo pubblicato su La Repubblica di oggi emergerebbe che La Sapienza avrebbe discriminato uno studente dislessico. L’ accusa parte dall’Udu, l’Unione degli universitari, dopo l’accoglimento da parte del Tar del ricorso presentato dal sindacato degli studenti per far ripetere gli esami di accesso alla facoltà di Medicina a un giovane dislessico. Equality Italia non può che indignarsi e manifestare la propria disapprovazione rispetto a realtà dove emergono evidenti discriminazioni nei confronti dei ragazzi disabili”. Così in una nota il vicepresidente Equality Italia Simona Clivia Zucchett. “La nostra rete trasversale dei diritti si batte, anche, per il riconoscimento delle pari opportunità ai disabili – aggiunge – Dispiace constatare che ancora oggi all’Università, luogo per antonomasia deputato all’apprendimento e all’azzeramento delle barriere culturali come di qualsiasi forma di discriminazione, nonché fucina di sapere e cultura della tolleranza, possano accadere fatti come questo”. “In questo caso poi – sottolinea Zucchett – parliamo di un ragazzo con patologia neurologica che comporta difficoltà di concentrazione, elemento che andrebbe ad inficiare qualsiasi test universitario di ammissione sorprende a maggior ragione constatare ancora quante barriere culturali si erigono nei confronti di chi aspira a studiare partendo da un handicap”. “Numerose le sentenze e le ordinanze del Tar e del Consiglio di Stato, eppure l’ateneo di Medicina de La Sapienza persevererebbe nel suo comportamento illegittimo, discriminando gli studenti colpiti da limitazioni psicofisiche, noncurante dei principi costituzionali e violando il loro diritto allo studio – sottolinea – Il test di ammissione del ragazzo dislessico, svoltosi lo scorso settembre, non aveva dato un buon esito ma da subito erano state evidenziate le violazioni nei suoi confronti che annoverano la mancanza di supporti aggiuntivi per garantirgli, quanto meno, condizioni di parità con gli altri concorrenti al test di ammissione. Il ragazzo è ricorso all’aiuto dell’Udu che ha inviato una lettera al rettore Frati con la quale veniva richiesta immediata ammissione dello studente alla facoltà di Medicina o la possibilità per lui di ripetere il test, questa volta con le accortezze dovutegli per legge”. “Il rettore Frati avrebbe invece firmato un provvedimento di rigetto della richiesta adducendo dei “motivi formali” – conclude – Equality Italia è con l’Udu in questa battaglia per far valere, in sede giudiziaria, le ragioni dello studente disabile discriminato e auspica l’intervento del Governo attuale, nella persona del Ministro della Cultura Lorenzo Ornaghi, per mettere fine a questa indecenza”.

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