RICERCA SCIENTIFICA E BIOETICA – AEREA TEMATICA


Parlando di Fine Vita: nelle più recenti indagini nazionali relative all’accesso alle cure palliative emerge come negli ultimi anni vi sia stato un incremento della quantità di strutture (hospice) e dell’estensione delle reti d’assistenza domiciliare. Nonostante ciò l’Italia è ancora distante dal raggiungimento di standard di piena qualità, considerati tali dalla stessa normativa italiana (Decreto n. 43 del 2007). In particolare emerge come solo una parte poco o mediamente consistente di utenti potenzialmente interessati al servizio ne faccia poi realmente uso. Ciò richiama evidentemente fattori 1) disfunzione del servizio, con particolare riferimento alla difficoltà di creare una rete integrata sul territorio, a diversi livelli istituzionali e di specializzazione medica, 2) inibizione culturale relativamente all’idea di poter accompagnare serenamente e nel modo più indolore possibile alla morte, la qualcosa non significa condurre attivamente alla morte. Sulle questioni delle disfunzioni politico-istituzionali ed organizzative e delle difficoltà culturali a relazionarsi con il fine vita, è opportuno che Equality Italia s’impegni attivamente, in quanto entrambi i livelli di difficoltà comportano una ricaduta seria sul piano del diritto dei cittadini ad una conclusione il più possibile serena della propria esistenza. Nella medesima direzione Equality Italia affronta la controversa e complessa questione del fine vita in relazione al testamento biologico, promuovendo una riflessione che vada nella direzione del superamento del ritardo trentennale, rispetto a paesi come gli Stati Uniti, della legislazione italiana

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