SALUTE – AREA TEMATICA


L’art. 32 della Costituzione Italiana, sancisce la tutela della salute come ”diritto fondamentale dell’individuo e interesse della collettività”, considerando il mantenimento di uno stato di completo benessere psico-fisico e sociale non solo un diritto fondamentale per il singolo cittadino, ma anche un fondamentale interesse della collettività.

I principi cardine del nostro Servizio Sanitario Nazionale da presidiare con attenzione sono tre:

  • – la generalità dei destinatari (tutti i cittadini indistintamente);
  • – la globalità delle prestazioni (prevenzione, cura e riabilitazione):
  • – la uguaglianza di trattamento.

La Costituzione non considera la salute un bene personale, ma un bene collettivo, un diritto di cui ognuno è titolare non solo per il proprio ma anche per l’altrui benessere. Per questo motivo il diritto di ognuno di vedere tutelata la propria salute comporta anche un corrispondente dovere a compiere quegli atti che consentiranno di mantenere in salute anche gli altri, atti in positivo, fare qualche cosa, o in negativo, accettare che un diritto sia limitato a favore del diritto di altri.

Equality Italia, in linea generale, non è quindi orientata a lottare per la difesa aprioristica di ogni diritto teorico alla salute, ma a ricercare sempre un equilibrio tra i diversi diritti, denunciando la violazione di quelli calpestati ma accettando la compressione di quelli che potrebbero comportare una stortura del sistema. I diritti da presidiare In questa fase di contrazione del sistema di welfare sociale e sanitario esistono alcuni temi che è particolarmente necessario presidiare: Il primo tema riguarda l’effettiva universalità dell’assistenza sanitaria. Ogni tentativo di limitare le prestazioni erogate dai Sistemi Sanitari Regionali deve essere censurato. Questo significa che la possibilità di spostarsi in un’altra Regione per ricevere le cure di alta specializzazione ritenute necessarie non deve essere negata, ma significa anche, per contro, che le Regioni che non pagano quanto dovuto per l’assistenza dei propri cittadini fuori regione devono essere denunciate, in quanto lesive dei diritti di una parte della comunità. Significa anche che l’assistenza sanitaria deve essere uguale per tutti: ovunque nel nostro Paese si devono poter ricevere cure adeguate, senza dover intraprendere i viaggi della speranza per curare patologie normali, che richiederebbero semplicemente una buona struttura sanitaria. Significa, infine, tutelare il diritto all’assistenza anche delle persone, cui però deve corrispondere il diritto della collettività a intervenire ove necessario per preservare la salute collettiva, e un dovere di tutti a curarsi adeguatamente.

Un secondo tema riguarda l’ampiezza delle garanzie offerte dal sistema sanitario. Esiste la necessità di presidiare i LEA, di renderli efficaci nella declinazione di quanto il servizio pubblico è tenuto ad offrire. I LEA, ad oggi, sono declinati in una logica esclusiva, dicono cosa non viene erogato dai SSR, non in una logica di diritto: scorrendo i livelli essenziali è chiaro a cosa i sistemi sanitari pubblici non intendono offrire risposta, mentre nulla viene detto su come verranno erogate le prestazioni dovute. La fase di declinazione normativa dei LEA deve vedere Equality pronta a valutare se eventuali limitazioni siano da considerarsi necessarie per l’equilibrio del sistema sanitario, o indice di una illegittima compressione del diritto alla salute.

Un terzo tema riguarda l’ampiezza del concetto di salute. Oggi si sta tornando a considerare l’intervento sanitario come cura della patologia clinica, stiamo tornando a prima degli anni settanta. La salute è un concetto più ampio, che comprende la prevenzione, la riabilitazione, l’assistenza sociosanitaria, le cure integrate per anziani e disabili, il miglioramento della qualità della vita dei pazienti cronici, la cura del proprio fisico. Anche nel caso del concetto ampio di salute, però, esiste un problema di doveri: al diritto a curarmi corrisponde un dovere di mantenermi per quanto possibile in salute e, soprattutto, di contribuire pagando le imposte ai costi del SSN. Un quarto tema la pubblicità del sistema sanitario. In molti settori sociosanitari sta radicandosi la tendenza a ipotizzare i servizi a due livelli: quelli pubblici elementari e quelli privati ben più soddisfacenti. La doppia sanità, la doppia assistenza, sono ormai una realtà, e l’introduzione della assistenza integrativa non potrà che amplificare i fenomeni in atto. Equality si schiera a difesa del sistema sanitario pubblico .

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