Legge 40: Balduzzi è un ministro di un governo tecnico e non del Vaticano.


L’annuncio di un possibile ricorso da parte del Governo italiano dopo il pronunciamento della Corte Europea sulla legge 40, si prefigura come un netto sconfinamento politico da parte di un ministro che non è espressione di una maggioranza votata dagli italiani, ma di un accordo nato in Parlamento per affrontare l’emergenza della crisi economica. Eviti, quindi, il Ministro di schierarsi a sostegno del fronte cattolico oltranzista, che difende una legge voluta dai politici fedeli al Vaticano, basata sull’odio nei confronti della scienza e dell’autodeterminazione delle coppie, e per fortuna lentamente smantellata da diversi interventi dei Tribunali e della Corte Costituzionale. Affermare che si farebbe ricorso per ottenere ulteriori e definitivi chiarimenti è solamente ipocrita, perché l’intervento della Corte Europea è chiarissimo, e dichiara la legge lesiva delle libertà delle persone e della Carta Europea dei Diritti. Balduzzi la smetta, quindi, di occuparsi di questioni cui nessuno lo ha delegato e, rispetti il pronunciamento della Corte.

Aurelio Mancuso presidente Equality Italia

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