Equality Italia, una nuova avventura


Aurelio Mancuso

Aurelio Mancuso

Equality Italia è una nuova avventura, è la concretizzazione di un’idea maturata negli scorsi mesi di realizzare a una rete nuova che si adoperi per una complessiva riforma civile del Paese. Come più volte abbiamo insistito anche su gli Altri, i temi sociali non sono sufficienti nella costruzione di un programma politico e sociale che risponda alle tante domande della società complessa e moderna. Quel precariato di senso che avvolge tutte e tutti noi, è costituito da tanti fattori di incertezza, di assenza di agibilità, di pari opportunità, di diritti e di doveri. Equality Italia è un progetto che intende promuovere una rete di persone, idee, esperienze che apra un reale confronto tra differenti richieste di civiltà e di libertà. Una rete che ha come scopo fondamentale di far incontrare anche le posizioni più distanti e metterle a confronto su questioni importanti, che vanno dalle cittadinanze negate delle persone migranti,  lgbt, disabili alle risposte necessarie rispetto alle nuove forme di organizzazione sociale delle famiglie e degli affetti, per attraversare temi come la violenza, la solitudine, la mortificazione sociale e intellettuale delle donne e delle nuove generazioni, fino alle questioni del diritto a una vita serena, alla scelta delle cure e dell’accesso alle nuove scoperte in campo scientifico, al fine vita. Insomma un’enorme campo di azione, dove da decenni operano importanti movimenti, associazioni, esperienze che sono da sostenere e da rafforzare. Equality Italia si organizza come strumento che intende valorizzare il patrimonio cresciuto nei decenni delle battaglie civili e di libertà, contribuendo a riportare all’attenzione dell’opinione pubblica la necessità di una nuova stagione di riforme civili. La premessa del documento fondativo di Equality Italia chiarisce bene le nostre intenzioni “L’attuale situazione italiana in materia di diritti civili ci induce a pensare che occorra finalmente superare quella conflittualità che alimenta lo scontro politico quando si trattano i temi della parità e delle libertà degli individui. Se davvero vogliamo andare oltre l’immobilismo poco lungimirante che attanaglia il nostro Paese, occorre investire sul futuro,avanzando una nuova proposta innovatrice che si inserisca in una più ampia idea di società e che abbia come riferimenti il riconoscimento della dignità, libertà e responsabilità dei singoli e delle relazioni che sono capaci di costruire. Riteniamo che sia giunto il momento di attivare una politica concreta d’impegno, che metta al centro dei progetti di riforma le persone le loro aspirazioni. Un impegno nel campo dei diritti, variamente richiesti nella società italiana, individuando uno strumento a rete che consenta un lavoro di dialogo fecondo con le diverse espressioni culturali, politiche, sociali, religiose, superando la logica del nemico e costruendo dei percorsi di formazione trasversale del consenso”.

Ecco da questo assunto siamo partiti consapevoli di affermare un punto di vista complicato, che a volte non riscuote molto successo nelle classi dirigenti politiche e sociali italiane, a differenza delle persone che con fatica e durezza devono affrontare una condizione concreta difficile. Ci siamo, quindi, posti il tema da dove partire, tenendo conto di tutto quello che è avvenuto e del fatto oggettivo che i diritti civili sono oggi messi in secondo piano, troppe volte strumentalizzati da una politica ingenerosa e lontana, utilizzati per alimentare scontri ideologici. Comprendiamo bene che il compito che vogliamo assumerci nel riportare all’attenzione una serie di temi ponendoli come tutti necessari e utili a cambiare la condizione degli individui, sarà non semplice e incontrerà possibili resistenze e conservatorismi. Noi però ci attendiamo anche, perché così lo abbiamo avvertito nel coinvolgimento delle personalità che sostengono il nostro progetto, un’accoglienza positiva soprattutto tra le persone che intendono superare un evidente stallo, un ristagnamento nell’iniziativa sociale e culturale. Intendiamo inoltre sfidare noi stesse e noi stessi nel praticare un percorso costruito sul dialogo e il confronto, tentando di individuare possibili punti di incontro anche tra posizioni culturali distanti. Dentro la società operano soggetti politici e sociali importanti che rappresentano giuste aspirazioni e richieste, il loro lavoro è indispensabile e intendiamo rispettarlo e sostenerlo. La nostra rete si occuperà essenzialmente di accrescimento di una cultura sociale nuova, che dall’attuale sofferenza, diffusa sfiducia e senso di abbandono, riesca a ricostruire un tessuto civile di impegno e di azione sui temi dei diritti civili. Equality Italia nella sostanza è una rete che vuole facilitare valorizzando differenze, autonomie, identità promuovendo momenti di scambio e di confronto al fine di rendere più forte e visibile l’urgenza di un cambiamento civile del Paese. Una visione trasversale degli interlocutori possibili, superando questa stessa insufficiente dicitura, perché i diritti individuali, civili, di libertà non possono esser promossi solamente da una parte politica, ma devono esser patrimonio, come accade in tutto l’occidente, di tutte e di tutti i partiti e i movimenti democratici.  Perché come affermiamo sempre nel nostro documento fondativo: “Le diversità rendono ricche e prospere le società. La vera parità passa attraverso il riconoscimento e la messa a confronto delle differenze che costituiscono la specificità di ciascuno. Queste consentono agli esseri umani di coltivare la propria unicità e di essere autentici, in un mondo che tende sempre di più all’omologazione globale..”

Aurelio Mancuso

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