DAVIDE SI ISCRIVE A EQUALITY ITALIA: NON LASCIATEMI SOLO


 

tessera equality 2014Pubblichiamo questa lettera che ci è pervenuta l’altro giorno da una persona che si è iscritta alla nostra rete e con grande delicatezza e sintesi ci ha raccontato la sua storia. Una vita in cui si possono rispecchiare in tante e in tanti, trovarci comunanze e differenze, ingenuità e sapienza, ingenerosità e richiesta di aiuto.

Per Equality Italia, far rete tra storie, persone, esperienze, unicità, è la scommessa su cui puntare, per questo ringraziamo Davide, che lo sa, non è solo!

 

Carissimo Aurelio,

mi permetto di darti del tu, per parlare direttamente al tuo cuore, ovviamente con il dovuto rispetto al Ruolo Istituzionale.

Sono Davide, ho 34 anni, sono un imprenditore da quando ne avevo 20.

Le mie origini sono umili, ma il lavoro è stato molto utile per affermarmi e contribuire al benessere non solo mio ma delle persone che collaborano con me.

Sono di formazione cattolica, e il vangelo per me è un codice di vita da prendere sul serio, tuttavia credo alla libertà di uno stato laico.

Sono iscritto al Partito Democratico, sostengo negli USA la Human Rights Campaign oggi mi sono iscritto a Equality (per il profilo serio e posato che contraddistingue l’associazione rispetto ad altre), e attivamente cerco di fare la mia parte per non restare a guardare ma contribuire, nel mio piccolo alla cura della nostra Italia.

Da quando sono adolescenti lotto per accettare la mia omosessualità, non è una cosa che ho scelto o ho voluto.Dopo quasi 15 anni quest’anno ho iniziato ad accettarmi ed ho trovato l’amore, una persona con cui vorrei costruire un futuro avendo sempre cura delle persone che sonda torno a me.

Purtroppo in Italia i diritti delle coppie omosessuali non sono tutelati, e nemmeno il reato di omofobia, e quindi mi sento davvero abbandonato.

La mia famiglia mi è vicina, ma forse puoi immaginare quanta sofferenza (lacrime, depressioni) c’è dietro chi si identifica omosessuale in un paese che vede questa differenza come un deficit.

Mi sento flagellato ogni volta che ci sono dibattiti, spesso strumentali, sulle tematiche omosessuali.

Quando la CEI si chiude in se stessa, allontanandosi dal messaggio del vangelo e influenzando l’attività del Governo.

Soffro quando alcune minoranze di attivisti gay fanno della questione così seria e delicata sfilate da circo o manifestazioni di dubbio gusto e profilo culturale, che sono molto lontane dalla maggior parte degli omosessuali in Italia.

Ora vorrei sposarmi (o unirmi civilmente, la parola non importa), avere i diritti che hanno una coppia eterosessuale, tutelando il mio diritto all’amore.

Ti chiedo davvero da cuore a cuore, di ricordarmi quando parlate di diritti, state parlando anche del mio cuore, della mia vita del mio futuro.

Ti auguro di essere parte ad un evoluzione storica che, come Italia ci vede alla stregua di alcuni paesi non democratici.

Mi farebbe piacere un tuo riscontro anche piccolo, un sms, una mail, per sapere che tu, non mi lasci solo.

Ho scritto a Matteo Renzi ed a Papa Francesco, nessuna risposta.

Conta sul mio supporto,

 

Davide

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