Ma quale idea di Torino ha in mente Michele Coppola? Ce lo chiediamo dopo avere appreso della sua decisione, a nome della Giunta Regionale di centrodestra di cui è assessore alla cultura, di revocare il logo e il patrocinio ufficiale della Regione Piemonte al Festival del Cinema Gay, che proprio quest’anno giunge alla sua ventiseiesima edizione.
Torino è in Italia una tra le città modello non solo per quanto riguarda le politiche contro le discriminazioni e per i diritti civili, ma come città aperta e multiculturale. E il Festival del Cinema Gay rappresenta di questo modello di città una delle manifestazioni più evidenti, essendo diventato uno dei Festival cinematografici più conosciuti e apprezzati al mondo in questo settore. Neppure nei 10 anni di Giunta Ghigo un assessore alla cultura ha mai osato mettere in discussione il patrocinio della Regione a questa manifestazione che gode da anni, non a caso, anche dei patrocini ministeriali.
Ci chiediamo quale Torino abbia in mente Coppola: una città chiusa in se stessa, che ha paura degli immigrati e si vergogna degli omosessuali o una città aperta ed europea che sulla multiculturalità vuole costruire un pilastro importante del suo progetto di sviluppo?
Andrea Benedino – Comitato Nazionale di Coordinamento di Equality Italia