Caro Daniele,
Non è digeribile che il premier si lasci andare a una battuta così offensiva della dignità delle persone omosessuali a causa delle pressioni psicologiche di questi giorni. Il Presidente del Consiglio è tenuto ad attuare i dettami costituzionali e i trattati europei, quindi, a essere il primo a non dover mai a fomentare idee discriminatorie ed escludenti. Le parole pronunciate sono in queste ore prodotte in tutta la rete internet e sui TG di tutto il mondo, quindi, a Berlusconi non rimane che una strada: chiedere scusa. Può accadere di tornare sulle proprie affermazioni, gesto questo che sarebbe assai apprezzato, perché al contrario ogni positiva attività del Governo, persino la campagna contro l’omofobia del ministro Carfagna, sarebbero di colpo percepite come specchietti per le allodole.
Aurelio Mancuso – presidente di Equality Italia
All’amico Aurelio Mancuso dico che è assolutamente comprensibile la sua reazione alla battuta di oggi del Premier. Nello stesso tempo, ho fiducia in Silvio Berlusconi come politico e come persona: conosco bene il suo rispetto assoluto di ogni identità, orientamento e preferenza. Da liberale e da laico, non sarei stato e non starei in un luogo politico che ritenessi omofobo o discriminatorio. Il buon lavoro del ministro Carfagna testimonia un’attenzione vera e non di facciata, che non ha molti precedenti nella storia dei governi italiani. Nel mio piccolo, la mia stessa presenza, come moltissime altre, è la testimonianza di come l’impegno laico e liberale possano stare e vivere nel Pdl e nel centrodestra italiano guidato da Silvio Berlusconi. Caro Aurelio, mi ritengo anch’io impegnato in concreto: sono fiducioso e convinto che i fatti, prima e più di ogni parola, dissiperanno le ombre e la pagina spiacevole di oggi.
Daniele Capezzone – Portavoce PDL