(Milano) “Il Piccolo Uovo” di Francesca Pardi, presentato da Iardino, Majorino e Valmaggi


Lunedì 5 Settembre Rosaria Iardino, presidente dell’associazione Donne in rete e membro del coordinamento nazionale per le donne del PD, ha presentato il libro di Francesca Pardi dal titolo “Piccolo Uovo”, edito da Lo stampatello e illustrato da Altan. Sono intervenuti Pierfrancesco Majorino, Assessore alle Politiche sociali e Servizi per la Salute del comune di Milano e Sara Valmaggi, Consigliera Pd Regione Lombardia.

C’era una volta il piccolo principe. Oggi c’è il piccolo uovo. L’infanzia dei bambini del duemila non assomiglia a quella delle generazioni che li hanno preceduti. “Piccolo Uovo”, spiega Rosaria Iardino “è un esempio concreto di come si possa creare una nuova cultura tra i giovani, anzi tra i giovanissimi (il libro è destinato alle scuole materne), facendo percepire loro come naturali i cambiamenti che stanno trasformando la nostra società”. Piccolo Uovo racconta infatti il viaggio di un uovo che prima di nascere vuole conoscere le diverse tipologie di famiglie: con genitori etero e omosessuali.

“Piccolo Uovo rappresenta il mondo degli affetti in altri tipi di famiglia: allargata, adottiva, monogenitoriale, omosessuale” prosegue Iardino; “è una favola che ha come obiettivo quello di stimolare un dialogo nelle case, tra le famiglie. I genitori omosessuali esistono. Hanno sempre più visibilità. È meglio dunque informare i più piccoli di tutto questo: il dialogo tra bambini e adulti resta il modo migliore per affrontare i cambiamenti della società”.

Francesca Pardi, l’autrice, spiega così Piccolo Uovo: “Il libro nasce dall’esigenza concreta di rispondere alla domanda ricorrente fatta dai compagni di scuola dei miei figli. La nostra esperienza mi ha insegnato che spesso sono i bambini ad avere qualcosa da insegnare agli adulti, quando si tratta di affrontare situazioni che escono dalla norma. Per questo trovo che la storia, così come la racconto da sempre ai miei figli, resta il modo migliore per raccontarsi anche agli altri bambini.”

L’iniziativa ha avuto il significativo appoggio di Equality Italia, l’associazione che opera nel campo dei diritti civili e umani, fondata e presieduta da Aurelio Mancuso.Per maggiori info: www.equalityitalia.it

Rosaria Iardino: oltre ad essere presidente di Donne in Rete e di NPS Italia Onlus (Network italiano delle persone sieropositive), collabora con associazioni di altre patologie per promuovere la prevenzione e la corretta informazione e per garantire i diritti dei pazienti. E’ tra i costituenti del Partito Democratico ed è membro del coordinamento nazionale delle donne del PD; è inoltre membro del tavolo di Medicina di Genere di AIFA – Agenzia italiana del farmaco – con qualifica di responsabile della comunicazione e della diffusione dei progetti di informazione e prevenzione e Coordinatore del Gruppo di Lavoro Monitoraggio dell’Accesso ai Farmaci, sempre di AIFA.; è la voce autorevole sui temi di salute del PD. Per maggiori info www.rosariaiardino.com

Donne in rete onlus: E’’ un’associazione di donne che si rivolge a tutte le donne per parlare di salute, bisogni e problemi tipici dell’universo femminile. Da donna a donna. Composta da donne impegnate in diversi settori della vita sociale e produttiva, donneinrete.net, attraverso il suo portale, è un luogo aperto in continua evoluzione, dove tutti possono dare il loro contributo con suggerimenti, indicazioni, consulenze, dando vita ad una “rete” di sostegno e opportunità ma anche di conoscenza e condivisione dei problemi e della loro soluzione. Donneinrete.net vuole creare percorsi e opportunità agevolati fornendo consulenti su tutto il territorio italiano contribuendo ad accorciare le distanze tra pazienti e strutture sanitarie, sollecitando le istituzioni nazionali e locali a promuovere e sostenere tutte le iniziative a tutela della salute della donna e del suo benessere in tutte le fasi della vita. L’associazione è inoltre in prima linea affinché il diritto alla salute delle donne italiane e immigrate, il loro accesso alle cure, insieme allo sviluppo della medicina e della ricerca di genere, siano promossi in tutte le sedi istituzionali nazionali e locali attraverso appositi provvedimenti e atti di indirizzo alle strutture sanitarie pubbliche e private. L’associazione ha promosso diversi incontri regionali con il coinvolgimento di rappresentanti istituzionali, associazioni di volontariato e specialisti del settore medico-sanitario, per creare una sinergia tra i diversi soggetti e far fronte alle diverse problematiche legate alla salute femminile.

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