Sette modelle ed un modello arrestati per il loro profilo Instagram “Non-islamico”
Il regime iraniano ha preso di mira nuovamente i social network, in particolare Instagram e il mondo della moda iraniano. Per mezzo a un programma di nome “Spider 2”, l’unità Cyber della polizia iraniana ha controllato e quindi arrestato sette modelle e un modello. Per loro l’accusa è quella di aver creato e gestito profili social contrari ai codici dell’islam.
![Elham Arab con velo](https://www.equalityitalia.it/wordpress1/wp-content/uploads/2016/05/foto-elham-arab-con-velo-185x300.jpg)
Elham Arab con velo
“Grazie” a Spider-2, quindi, la polizia iraniana ha anche chiuso oltre 170 profili social – Youtube, Instagram, Telegram e Facebook – considerati immorali e promotori della “promiscuità”. Per la maggior parte, questi profili erano gestiti da fotografi, modelle e make-up artist che, ovviamente, usavano le piattaforme social per promuovere la loro attività e la loro immagine. Purtroppo in Iran questo è proibito.
Tra le modelle arrestate c’è Elham Arab, nata per i suoi lunghi capelli biondi e le sue pose con i vestiti da sposa. Elham sarebbe stata interrogata dai Pasdaran per numerose ore, dopo essere stata costretta a vestire un lungo velo per coprire la sua
“capigliatura immorale”. Gli altri nomi delle modelle arrestate sono: Melikaa Zamani, Niloofar Behboudi, Donya Moghadam, Dana Nik, Shabnam Molavi, Elnaz Golrokh e il modello Hamid Fadaei.
Secondo il rappresentante del regime Javan Babaei, l’obiettivo degli arresti è quello di evitare che venga diffusa online una cultura anti-Islam e immorale. Non solo: Babaei ha anche rivelato che, in aggiunta agli arresti, altre 21 persone sono state poste sotto indagine.
![Hamid Fadaei](https://www.equalityitalia.it/wordpress1/wp-content/uploads/2016/05/foto-hamid-fadaei-300x271.jpg)
Hamid Fadaei
Vogliamo ricordare che recentemente, diverse modelle iraniane hanno deciso di abbandonare la Repubblica Islamica, proprio per poter finalmente esprimere loro stesse e mostrare il loro volto senza velo. Tra coloro che hanno fatto questa scelta, ricordiamo i casi delle modelle iraniane Sadaf Taherian e Bahrak Salehnia.
Fonti