Appello di imprenditori alle autorità Iraniane: “Basta discriminazioni con i Baha’i”


1027_01_govtbannerAPPELLO DI OLTRE 50 IMPRENDITORI ALLE AUTORITA’ IRANIANE: BASTA DISCRIMINAZIONI CONTRO I BAHA’I!

Questa volta sul tavolo di Ali Khamenei e Hassan Rouhani è arrivato un appello quanto mai inaspettato. A chiedere la fine delle discriminazioni e del regime di apartheid nei confronti dei cittadini Baha’i iraniani non sono state le solite ONG per i diritti umani e nemmeno l’inviato Speciale dell’ONU per i Diritti Umani in Iran, Ahmed Shaheed.

No: questa volta ad appellarsi alle massime autorità iraniane sono stati dirittamente un gruppo di imprenditori ed economisti di livello internazionale. L’appello per un verso sottolinea le potenzialità positive che il business porta. Per un altro verso, però, non fa sconti sulle modalità in cui questo rapporto deve essere portato avanti.

Si legge nell’appello: “Gli affari possono avere un tremendo impatto positivo nell’aiutare la costruzione di comunità forti e nazioni prosperose. Queste opportunità, però, devono essere aperte a tutti. I Baha’i, come tutti i cittadini iraniani, devono essere liberi di portare avanti i loro affari senza alcuna discriminazione”.

Ricordiamo che, nei confronti dei Baha’i, vige in Iran un vero e proprio sistema di apartheid. Non solo ai Baha’i non è concesso di accedere alle Università pubbliche, ma il regime ha preparato una vera e propria lista di attività commerciali e professionali a cui è vietato l’accesso per i Baha’i. Nelle attività permesse, quindi, i Baha’i devono guadagnare meno degli “iraniani puri”.

Lo stesso Ali Khamenei – Guida Suprema iraniana – ha emesso una fatwa (editto religioso), vietando agli iraniani puri ogni contatto sociale con i Baha’i.

 

 

Clicca qui per leggere l’appello

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