IRAN: 18 DETENUTE SCRIVONO UNA LETTERA APERTA, PER SALVARE LA VITA AD ATENA DAEMI. TRA LORO NARGES MOHAMMADI


Atena-DaemiLa prigioniera politica iraniana Atena Daemi sta male, dopo oltre un mese di sciopero della fame. Atena, infatti, ha cominciato a rifiutare il cibo lo scorso 8 aprile, in protesta contro l’arresto della sorella e la persecuzione dei suoi famigliari da parte del regime.

In un mese di sciopero della fame, Atena Daemi – secondo quanto dichiara la mamma – ha perso 14 chilogrammi e necessiterebbe di un ricovero ospedaliero urgente. Purtroppo, non la pensano cosi le autorità del regime iraniano che, nonostante i dolori della detenuta, rifiutano di farla uscire dal carcere di Evin per trasferirla in ospedale.

In aiuto di Atena, sono arrivate addirittura alcune prigioniere rinchiuse nello stesso braccio dell’attivista iraniana. In una lettera inviata al Procuratore Generale di Teheran, 18 detenute iraniane hanno chiesto che la magistratura ponga le giuste attenzioni al caso di Atena Daemi e provveda immediatamente alle cure mediche di cui necessita.

Tra le 18 detenute che hanno firmato la lettera per Atena Daemi, c’è anche Narges Mohammadi. Come Atena, anche Narges (madre di due bimbi) è stata arrestata e condannata al carcere dal regime per aver protestato contro gli abusi dei diritti umani da parte della Repubblica Islamica dell’Iran (Atena è stata condannata a 7 anni di carcere, mentre Narges a 16 anni di detenzione).

Purtroppo l’Occidente, troppo preso a parlare delle prossime elezioni presidenziali iraniane, ha dimenticato coloro che, coraggiosamente, si battono dall’interno dell’Iran, per la fine di un regime fondamentalista e la nascita di un Paese finalmente democratico.

Link

http://freedomessenger.com/en/iran-human-right-news/3046-18-prisoners-in-evin-write-letter-expressing-concern-for-atena-daemi-s-deteriorating-health

Iran: Atena Daemi in condizioni critiche dopo quattro settimane di sciopero della fame

Auguri Narges Mohammadi, paladina dei diritti umani per l’Iran, dimenticata dall’Occidente

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