Archivi annuali: 2010


News – Equality Italia, quando i diritti civili si mettono in Rete, Delia Vaccarello su L’Unità

È una lobby per affrontare razzismo, omofobia, disabilità temi su cui l’Italia è ancora molto indietro. Tra i promotori Flavia Perina, Ivan Scalfarotto, Paola Concia e Aurelio Mancuso L’Unità – pagina Liberi Tutti di Delia Vaccarello giornalista – scrittrice Che cosa hanno in comune Flavia Perina, Ivan Scalfarotto, Paola Concia […]


News – Torino: cartelli che offrono un lavoro “ai soli italiani”, interviene anche la Carfagna

L’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali del Dipartimento per le Pari Opportunità ha aperto una istruttoria sui manifesti, apparsi oggi a Torino, che offrono lavoro ai soli cittadini italiani. ”Questo genere di annunci”, riferisce il direttore generale dell’Unar, Massimiliano Monnanni, ”rappresentano un caso di discriminazione collettiva, strettamente vietata dalle leggi italiane”. Per questa ragione, attraverso l’istruttoria, l’Unar potrà […]


Disabili: ignoranza e leggi inapplicate rendono milioni di famiglie sole

Il rapporto del Censis, pur mancante di alcuni aspetti importanti come per esempio il rapporto tra disabilità e lavoro, mette il dito nella piaga. La disabilità in Italia, è un fenomeno sconosciuto, che coinvolge direttamente oltre quattro milioni di persone, trattate come dice il rapporto diffusamente con ammirazione, che però scivola anche nella compassione. […]


News – il calciatore Oshadogan: in Italia sul razzismo si è fatto poco (Adnkronos)

“In Italia si e’ fatto ancora poco contro il razzismo ma la decisione drastica di Tagliavento di sospendere la partita di Cagliari e’ un inizio nella direzione giusta”. Lo ha detto ai microfoni di CNRmedia Dayo Oshadogan, 34 anni ex difensore di Roma e Foggia.

Dayo Oshadogan

News – Attenzione a non favorire i negazionisti, Tobia Zevi su L’Unità

Esiste qualcosa di intellettualmente più ripugnante che negare l’esistenza della Shoah o minimizzarne la violenza perversa e mortifera? Probabilmente no. E non si capisce come nell’università italiana possano trovare spazio personaggi come Claudio Moffa, sedicente storico che mette in discussione Auschwitz.