Equality Italia (Zucchett): garantire quote non obbiettori per applicazione legge 194


logo-equality [400x400]La legge 194 c’è e deve essere applicata – afferma Simona Clivia Zucchett Vice Presidente di Equality Italia – i medici e l’indotto sanitario che operano in seno ad una struttura dello Stato – quindi laica – non dovrebbero mettere in pericolo il diritto delle donne di accedere all’interruzione di gravidanza. E’, quindi, necessario stabilire che in ogni struttura pubblica e in convenzione, deve essere garantita una quota certa di medici non obiettori.

I dati che emergono – prosegue Zucchett – sono sconcertanti; non è ammissibile che in un Paese laico dove esiste una legge apposita, ci sia una percentuale pari all’80% di medici obiettori, che determina in molte regioni una concreta inapplicabilità delle norme previste dalla 194. Si tratta di un’ennesima discriminazione nei confronti delle donne cui viene nei fatti vietata la facoltà di libera scelta di essere umano e cittadina; inoltre, il dover ricorrere ad ambulatori clandestini – sempre più spesso – metterà a repentaglio la vita delle stesse.

Inutile, l’Italia non riesce proprio a progredire sul tema dei diritti – conclude Zucchett – malgrado gli sforzi e la chiara volontà popolare il nostro Paese rischia sempre più di allontanarsi da una visione laica ed europea solo per assecondare le richieste di nicchie di potere.

Simona Clivia Zucchett vice presidente Equality Italia

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