ONU: Ban Ki Moon condanna l’abuso dei diritti umani in Iran


Hassan Rouhani e Ban Ki Moon ,Un report di condanna senza appello: ecco come si potrebbe definire il recente rapporto pubblicato dal Segretario delle Nazioni Unite Ban Ki Moon, sullo stato – drammatico – dei diritti umani nell’Iran di Hassan Rouhani.

Nel report, Ban Ki Moon denuncia l’alto numero di condanne a morte (anche di detenuti condannati in eta’ minorile, in piena violazione di ogni standard internazionale), la mancanza di processi equi e di accesso alle cure mediche per i detenuti che ne hanno bisogno. Non solo: il segretario ONU denuncia come Teheran ricorra costantemente alla pratica della tortura contro i prigionieri.

Non basta: secondo quanto denuncia il report, il regime iraniano sotto Rouhani ha ridotto gli spazi di espressione per gli artisti, per i giornalisti, per gli attivisti social e per gli attivisti per i diritti umani. Solamente di recente, la Corte d’Appello ha riconfermato la condanna a 16 anni di carcere per Narges Mohammadi, coraggiosa donna iraniana, incarcerata per aver combattuto contro la pena di morte.

Finalmente, il report delle Nazioni Unite denuncia anche come la Repubblica Islamica abusi dei rifugiati, in particolare di quelli afghani. Ban Ki Moon, ricorda anche come Teheran usi gli afghani come mercenari per combattere la guerra in Siria. Giovani disperati, spesso inviati a morire per Bashar al Assad in età minorile, con la promessa di un salario fisso e un permesso per restare in Iran al loro ritorno…se ma ce ne sarà uno…

Con Rouhani è peggiorato anche lo status delle donne: Teheran ha la Convenzione contro le Discriminazioni delle donne che ha firmato e ha aumentato le barriere e le divisioni di genere all’interno del Paese. Ban Ki Moon, quindi, ricorda anche quanto successo a Minoo Khaleghi, neoparlamentare eletta nelle elezioni del febbraio 2016, immediatamente rispedita a casa per aver stretto la mano di un uomo a cui non era legata da un vincolo di parentela o da matrimonio. Il Segretario ONU, quindi, ricorda anche l’articolo 1117 del Codice Civile iraniano, un articolo che permetta all’uomo di impedire alla donna di lavorare.

Infine, Ban Ki Moon termina il suo report ricordando le persecuzioni verso le minoranze etniche e religiose. In particolare, il caso drammatico dei Baha’i, considerati una setta peccaminosa verso la quale la Guida Suprema ha emesso una fatwa specifica. Contro i Baha’i, lo ricordiamo, l’Iran attua un vero e proprio regime di apartheid, negando ai membri di questa minoranza l’accesso all’istruzione pubblica e a numerose professioni.

Il testo completo del report di Bank Ki Moon – in inglese – è scaricabile da questo link: http://shaheedoniran.org/wp-content/uploads/2016/10/SG-Report-UNGA2016.pdf

Share